La storia di Orsanmichele di Firenze vicino alla scuola

Orsanmichele a Firenze vicino alla scuola Parola

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La chiesa di Orsanmichele è forse una delle più originali, oltre che delle più antiche di tutta Firenze.

Si trova a pochi passi sia da Palazzo Vecchio che dal Duomo, lungo via dei Calzaiuoli.

Dalla nostra scuola dista circa 10 minuti a piedi e quindi i nostri studenti la possono facilmente visitare.

Le origini del nome di Orsanmichele

Il nome “Orsanmichele” è dovuto all’oratorio duecentesco dedicato a San Michele Arcangelo, che all’epoca era tutto circondato da orti curati da frati benedettini e che, per questo motivo, era noto come San Michele in Orto, divenuto poi Orsanmichele.

Gli elementi caratterizzanti la chiesa sono i quattordici tabernacoli che si aprono sulle facciate esterne, decorati tra il Quattrocento e il Cinquecento dalle principali Arti fiorentine, ben evidenti dalla strada.

In ognuno di essi è ospitata una statua raffigurante il santo patrono della corporazione, a dimostrazione del fatto che a Firenze le Arti ebbero sempre un ruolo predominante.

Queste statue donano notevole lustro al complesso di Orsanmichele, dal momento che la loro realizzazione venne affidata a scultori del calibro di Ghiberti, Donatello e Brunelleschi.

Oggi quelle che ammiriamo sono delle copie: gli originali, realizzati in marmo e in bronzo, sono custoditi nel Museo di Orsanmichele, ricavato nei piani superiori della chiesa stessa.

Dopo i corsi di italiano, gli studenti della scuola Parola possono facilmente andare a vedere le statue “vere” di Orsanmichele  ed approffittare della magnifica vista di cui si gode dall’ultimo piano del museo.

Le particolarità della chiesa nel centro storico di Firenze

La struttura risulta incredibilmente strana per una chiesa: l’edificio ospitava l’antica Loggia del grano, destinata, appunto, al mercato del grano.

Al suo interno si possono ancora oggi notare alcuni elementi risalenti a quel periodo, come le antiche unità di misura e i canali che facevano da passaggio tra i magazzini e il mercato: una caratteristica, questa, che sottolinea l’unicità di questo luogo di culto.

Tra le opere d’arte più interessanti custodite al suo interno, possiamo ammirare il tabernacolo dell’Orcagna in stile gotico, realizzato in marmo e raffigurante la Madonna delle Grazie: si distingue per la sontuosità della struttura, per i suoi dettagli e i ricchi mosaici che lo adornano.

Il perchè di questa trasformazione

Ma perché, ci chiediamo, un granaio divenne una chiesa? O piuttosto una chiesa era divenuta un granaio?

Inizialmente era una piccola chiesa dedicata a San Michele, quindi questo conferma la laicità dello spirito fiorentino, che preferì un luogo di guadagno ad uno di culto, demolendola senza pensarci due volte. A ricordo della piccola chiesa distrutta vennero però affrescate due colonne con l’immagine di San Michele Arcangelo e della Madonna.

Pare, tuttavia, che i fiorentini non abbiano mai saputo decidersi sulla funzione da attribuire a Orsanmichele e, per questo, nel XV secolo il mercato fu spostato e l’edificio venne trasformato di nuovo in una chiesa, pur mantenendo la propria forma che è dunque insolita per una struttura religiosa: una pianta rettangolare a due piani, con il piano superiore adibito a magazzino del grano, mentre in quello inferiore la chiesa dedicata alla Madonna.

Che ne pensate di Orsanmichele. Andate a visitarla

Se questo racconto vi ha un minimo incuriositi, non vi rimane che andare a visitarla!

Vi informiamo che la scuola di italiano Parola organizza attività extrascolastiche e proprio oggi ha in programma di visitare tutti insieme questa chiesa meravigliosa!

E allora, che aspettate? Scriveteci e dopo… Raccontateci le vostre impressioni!